"Prelievi giù le commissioni". Il piano per un tetto a 1,5 €
Alessandro Zollo, CEO di BANCOMAT S.p.A: alleanza con i negozi e misure nei piccoli Comuni
ROMA. Chiamiamola «emergenza contanti». Sarà pur vero che andiamo dritti spediti verso la cashless society, la società senza contanti in cui la moneta sarà solo digitale, ma nel frattempo rischiamo di escludere chi per consuetudine preferisce ancora i soldi in tasca. In un Paese anagraficamente vecchio, con più di 13 milioni di over 65, non tutti sono avvezzi a pagare con le carte di credito. La transizione al digitale (e la tendenza al consolidamento delle banche che procedono a fusioni per abbattere i costi) sta provocando «il grande declino degli Atm», i punti di prelievo di denaro. Nei piccoli Comuni e nelle zone montane, se escludiamo la rete capillare dei Postamat, si assiste a una moria inesorabile. Se ne perdono circa 600 all' anno in tutta Italia e ciò rischia di provocare un' apartheid generazionale: per alcuni prelevare significa sobbarcarsi un viaggio di alcuni chilometri. D' altronde le filiali chiudono e i costi di gestione degli Atm per le banche sono troppo alti. «Costi che sono dovuti al caricamento del cassetto, agli investimenti sulla sicurezza, alle assicurazioni contro eventuali danni», spiega Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di BANCOMAT SpA. Costi che vengono sostenuti dalla banca che eroga il servizio di prelievo e non dalla banca che emette la nostra carta di credito e dove abbiamo il conto corrente. Un balzello tra i 70 e i 90 centesimi per ogni transazione non compensato dalla commissione interbancaria di 49 centesimi con cui la banca titolare del conto remunera quella che ha consentito il prelievo. Sono i cosiddetti «prelievi in circolarità» (effettuati cioè non dagli Atm della propria banca, il 25% del totale). Il cliente a sua volta paga una commissione fino a 3 euro scritta solo nel proprio contratto con la banca. Una commissione che spesso si dimentica e che però incide sui nostri depositi.
E allora Zollo ha in mente una rivoluzione di sistema che ha trovato una sponda inattesa nelle associazioni dei consumatori. Tutte ritengono che «l' attuale modello non sia trasparente per il consumatore e non incentivi lo sviluppo della rete che potrebbe fornire altri servizi oltre che il prelievo contante, cioè il pagamento delle bollette e i servizi di PagoPa». Zollo invece immagina «un tetto di 1,5 euro per i clienti su ogni prelievo da una banca diversa da quella dove si ha il conto corrente e la visualizzazione preliminare della commissione attraverso un' applicazione che ti localizza anche gli Atm meno costosi». La proposta è attesa alla valutazione dell' Antitrust entro fine novembre, ma se dovesse passare avvierebbe la liberalizzazione del contante.
In cui si potrebbe avere denaro, con il Cashback, anche al supermercato o dal benzinaio. Pagando con carta un po' di più della spesa. Nel Regno Unito e Stati Uniti è già così. Ci guadagnerebbero tutti: gli esercenti che si liberano di un po' di denaro e verrebbero remunerati con una commissione, i clienti che potrebbero prelevare ovunque vogliano.